Il denaro, quante emozioni!
Il denaro, quante emozioni!
Il pensiero dei soldi è una costante comune nella vita di molti, un grosso pensiero sempre presente.
Quante emozioni ci suscita, il denaro!
Alle volte ci riempie il cuore di gioia, un senso di soddisfazione per avere raggiunto un piccolo traguardo.
Altre volte può essere associato ad un sentimento di turbamento: ci può sembrare di non avere mai abbastanza liquidità oppure che le spese siano talmente tante da farci cadere in un senso di sconfitta che ci soprassale.
Ma il vero problema sono i soldi o le emozioni che noi attribuiamo ad essi?
Il denaro infatti non è solo un semplice strumento di scambio materiale, ma assume significati psicologici e simbolici molto importanti.
Molto spesso questi significati sono in realtà dei riflessi di problemi legati al nostro io: problemi di identità, non riconoscersi in quello che si è o che si sta facendo, di autostima, avere poca sicurezza nella propria persona, aspettative ed obiettivi di vita troppo alti da raggiungere per lo stile di vita che conduciamo.
Ma perchè questo succede?
Questo, molto spesso capita, perchè alcuni aspetti del nostro carattere possono influire sull’approccio che utilizziamo con il denaro.
Ad esempio, l’avarizia è una caratteristica riscontrabile nelle persone che tendono a voler tenere tutto sotto controllo senza mai lasciarsi influenzare dall’emotività.
Ponderare ogni spesa senza lasciarsi qualche piccolo lusso o sgarro qua e la.
Altre volte i soldi rappresentano un modo per sostituire un affetto mancato: si può spendere denaro per compensare il tempo che non si riesce a trascorrere con i propri cari, oppure perchè ci si sente soli.
Così è molto facile andare in contro a dei disturbi molto seri, che potrebbero sfociare in patologie gravi, come il famoso shopping compulsivo.
Altro caso piuttosto frequente è quello in cui si associa al denaro un potere miracoloso.
Si ha la convinzione che se si riuscisse ad avere più soldi tutti i problemi si potrebbero risolvere.
E quando sono i pregiudizi a prendere il sopravvento?
Non è raro trovare pregiudizi legati ai soldi o più nello specifico a chi è riuscito a crearsi una fortuna.
Questo capita perchè molto spesso cresciamo con la concezione che il lavoro possa essere inteso tale solo se duro, faticoso, non piacevole e poco redditizio e che le persone benestanti lo siano necessariamente dalla nascita.
Altre volte il pregiudizio sta invece nel pensiero opposto, ovvero che per fare tanti soldi bisogna lavorare talmente tanto da dover rinunciare ad avere tempo libero.
Oppure pensiamo che chi si è arricchito, lo abbia fatto necessariamente a discapito di terze persone.
Infine è usanza comune pensare che se avessimo troppi soldi potremmo diventare delle persone superficiali e troppo attente alle cose materiali, provocando dissapori ed invidia nei nostri confronti.
Insomma, la nostra mente fa associazioni che finiscono col creare auto sabotaggi.
Di conseguenza condizioniamo il nostro cervello ad evitare di raggiungere i nostri obiettivi, demonizzandoli ancora prima di vederli realizzarsi.
Il denaro muove le emozioni delle persone in maniera importante.
Può creare esaltazione, può dare sicurezza e senso di onnipotenza, creare avidità, ma anche paura e può portare a stati molto pericolosi come la depressione.
Proprio per questo motivo, è fondamentale approcciarlo nel modo migliore.
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