Mercato immobiliare, in che modo il COVID-19 può influire?
L’impatto che questo pandemia può avere sul mercato immobiliare non può che essere negativo. E’ Difficile fare previsioni sull’andamento reale, considerando però che dopo il Coronavirus attecchiranno con maggiore vigore pratiche come lo smartworking portando così le piccole aziende ad abbandonare o a ridurre le proprie sedi lavorative a causa di tagli del personale in presenza.
Comportando una diminuzione della domanda sul mercato immobiliare destinato a famiglie e aziende arrivando così alla conclusione che vi saranno numerose probabilità che i prezzi degli immobili abbiano un andamento negativo soprattutto nel medio-breve termine.
Cosa pensano gli espeti?
Gli economisti parlano di una crisi ben differente da quella avvenuta nel 2008 ricordando che i prezzi degli immobili diminuirono di circa il 40%. Ciò era dovuto alla bolla immobiliare.
Oggi sia il mercato immobiliare che quello finanziario sono più sani, la situazione del debito dei proprietari è migliore, perché ci sono risparmi e i tassi di interesse sono storicamente bassi, ricordiamo però che il mercato immobiliare dipende direttamente dalla salute economica e che quest’ultima e di fatto ferma facendo prevedere così una recessione economica e un possibile periodo di deflazione.
I prezzi del mercato immobiliare avranno delle variazioni?
I prezzi probabilmente varieranno inizialmente poco, nelle prime settimane, ma poi la differenza tra i prezzi richiesti dai venditori e il prezzo di chiusura diminuirà e i prezzi delle case diminuiranno, leggermente o più significativamente, a seconda delle caratteristiche dell’appartamento, l’area e l’urgenza del venditore.
Chi subirà l’impatto negativo i venditori o gli acquirenti?
Alcuni venditori aspetteranno di vedere se possono vendere, e altri venditori semplicemente ritireranno la loro casa dal mercato se non avranno bisogno o urgenza di vendere. Ciò ridurrà il volume delle transazioni, perché non ci sarà più prodotto sul mercato.
Ma la realtà sarà che la recessione economica e l’incertezza spingeranno molti proprietari di case a vendere e dovranno adattare le loro aspettative di prezzo.
Mentre un acquirente o un investitore può aspettare, individui, famiglie, imprenditori o investitori che hanno bisogno di denaro a breve termine per motivi personali o aziendali saranno costretti a vendere attività e non potranno aspettare.
In primo luogo venderanno la loro seconda casa, se ne hanno una, o gli appartamenti che vengono affittati, poiché entrambi non sono essenziali.
Con un minor numero di acquirenti sul mercato e una porzione più ampia di acquirenti assetati di opportunità, i venditori dovranno anche adeguare i loro prezzi di vendita con il rischio di incorrere ad una bolla immobiliare ma andiamo a vedere cos’è e cosa comporta.
Cos’è una bolla immobiliare?
La bolla immobiliare è una condizione economica per la quale si ha una crescita esponenziale del prezzo degli immobili, seguita da una pericolosa ricaduta che provoca gravi conseguenze per tutto il mercato a cui si riferisce, e non solo. Essa fa parte della categoria delle bolle speculative.
La bolla immobiliare è caratterizzata da 3 fasi ben precise e distinguibili:
- crescita: i prezzi iniziano ad aumentare progressivamente ma lentamente, ed in maniera non troppo prepotente.
- Incremento: è il momento in cui la crescita dei prezzi è davvero consistente, quasi esagerata. Si tratta del culmine insomma, quello in cui si forma la vera e propria “bolla”.
- Scoppio: crolla il valore di mercato che precipita drasticamente. Chi ha investito perde molto e le conseguenze per il mercato sono terribili.
Si temono così drammatiche conseguenze della bolla immobiliare cioè il prezzo di vendita degli immobili non corrisponde per niente al loro valore reale. A questo punto la tensione che si crea è talmente insostenibile (culmine della fase di incremento) che la bolla scoppia.